Che cosa succede in un piccolo paese se una donna giovane e bella sposa un uomo più grande di lei e la loro vita privata diventa di dominio pubblico?
Ce lo racconta il grande poeta e drammaturgo spagnolo Federico García Lorca nella commedia popolare " La calzolaia prodigiosa" scritta nel 1930. Nonostante sono passati tanti anni, questa "violenta farsa" riesce a catturare l’attenzione dello spettatore moderno perché propone il tema attuale che riguarda le problematiche nei rapporti tra un uomo cinquantenne e una donna diciottenne continuamente messo in discussione dai pettegolezzi e chiacchiere dei loro vicini.
In primis bisogna dire che l’adattamento dell’opera curato e diretto da Antonio Nobili ha riscosso un notevole successo al Teatro Furio Camillo di Roma grazie alla strepitosa interpretazione di ciascun attore, facendo riferimento ai personaggi ben delineati secondo precise caratteristiche fisiche e ai costumi scelti adeguatamente. Il racconto inizia con un prologo nel quale l' attore Riccardo Merlini incarna perfettamente lo spirito dello scrittore spagnolo che si è ritagliato uno spazio interpretativo nella sua opera. L’ autore esprime il desiderio di connettersi con il pubblico chiedendogli di essere "generoso con la recitazione degli attori e l’ingegnosità del lavoro". Un modo efficace per far sentire il pubblico partecipe delle vicende che si svolgono sulla scena. Anche l’attrice Sara Signoretti è riuscita immergersi nei panni della calzolaia, vestita di stracci, mostrando diverse sfaccettature del suo personaggio quali fragilità e sensibilità mescolati con l’animo violento e aggressivo. Infatti il vecchio calzolaio benestante, interpretato da uno straordinario Antonio Nobili (di cui premiamo un ottimo lavoro sulla postura del personaggio) non riesce a trovare l’armonia amorosa a causa del carattere vivace, energico, scontroso e combattivo della sua moglie. Ed è proprio il suo l’atteggiamento estroverso e provocatorio verso le malelingue presenti ovunque che dà lo scandalo. Si dice che l’amore è una cosa semplice ma con due caratteri completamente diversi l’amore si è trasformato in un continuo litigio. Così la gelosia ed i pettegolezzi spingono il calzolaio ad andarsene via di casa. La calzolaia inizia a gestire una taverna e rifiuta tutti gli uomini che la corteggiano. Seguono le scene emotive nelle quali protagonista dispone di un’ ottima concentrazione commuovendosi e riuscendo commuovere anche il pubblico presente ricordando il suo marito di cui è ancora innamorata. La ciliegina sulla torta è sicuramente la scena finale nella quale il vecchietto ritorna, travestito da burattinaio e mette in scena uno spettacolo che racconta la storia dei loro due. Qui Antonio Nobili emerge per le sue eccezionali doti comiche, adottando un accento straniero. Da qui in poi si sentono le risate continue e un caloroso applauso duraturo che premia tutto il cast: Antonio Nobili, Sara Signoretti, Alberto Albertino, Matteo Maria dragoni, Lily Lauria, Riccardo Merlini, Andrea Guerini, Marco Fioravante, Alessia Sala, Lorenza Sacchetto, Rossella Morese, Alessia De Martino, Mary Ferrara, Antonella Petrone e Cristina Frioni.
Infine ricordiamo ovviamente un lavoro sul personaggio interessante e innovativo che riguarda "Le signore Malelingue" interpretate da sette attrici, ciascuna con un trucco dark di grande impatto che ricorda ‘’Il cigno nero di Natalie Portman’’. Una scelta decisamente azzeccata.
"La calzolaia prodigiosa", lo spettacolo accompagnato dalla musica strumentale e canzoni spagnole che bisogna assolutamente vedere e rivedere per poter cogliere tutti i particolari presenti sulla scena.
A cura di Susanna Rose
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