"BUONANOTTE,
MAMMA"- UN INTENSO DRAMMA FAMILIARE
Il rapporto madre-figlia è uno dei legami più forti che
esistono sulla terra. E’ un legame complesso, delicato, a volte morboso e
viscerale, a volte conflittuale, problematico, ricco di litigi e
incomprensioni.
Il rapporto madre-figlia è un tema che da sempre suscita
un grande interesse in ogni parte del mondo.
Anche al Teatro
Belli di Roma sotto la regia di Ciro
Scalera arriva una storia scioccante e drammatica, intensa e dolorosa, tra una
madre e una figlia che convivono, che si scontrano, che si affrontano, che si
offendono, che si punzecchiano…che si amano.
Lo spettacolo inizia con una scena che ritrae un momento di
quotidianità. La mamma Thelma guarda la
televisione seduta sul divano, mentre la figlia Jessie, una quarantenne
divorziata sta cercando di trovare nell'appartamento un oggetto. Non un oggetto
qualsiasi ma un mezzo che può uccidere un essere umano, che può spegnere,
fermare la vita per sempre. Una pistola.
Questa tranquillità illusoria viene presto interrotta dall'annuncio
sconcertante della figlia che comunica alla madre di volersi suicidare.
All'inizio Thelma non prende sul serio le intenzioni suicide di Jessie ma pian
piano si accorge della sua disperazione, della sua depressione e malessere,
della mancanza di un vero e sincero
dialogo tra di loro. Thelma non si rassegna e cerca in tutti i modi di aiutare
la figlia a superare la crisi esistenziale.
"Buonanotte, mamma", il testo con il quale Marsha Norman vinse il Premio Pulitzer
nel 1984, è riuscito a toccare il cuore degli spettatori con un’ interpretazione da togliere il fiato
della pluripremiata attrice Elisabetta
De Vito nei panni di Thelma. Il lavoro sul personaggio è molto carico di
intensità drammatica. L’attrice si lascia andare ad esplosioni emotive e la sua
recitazione è disinvolta e naturale. Al pubblico è riuscita a trasmettere
l’amore, la rabbia, l’odio, la paura, la tenerezza, la fragilità e soprattutto
la sua sofferenza interiore e fisica sentita
in ogni parte del corpo. Da lodare è sicuramente il movimento scenico ben
coordinato che ravviva e intensifica l’interpretazione delle due attrici. Anche
la cantante lirica Sarah Biacchi
dimostra il suo grande talento attoriale nel ruolo difficile di Jessie e si
immedesima interamente nel dramma di una
donna disoccupata che soffre fin da bambina di epilessia, una donna triste, usata e ferita con un
matrimonio fallito e con un figlio ladro.
Il rapporto madre-figlia viene rappresentato nella parte
finale dall’abbraccio indescrivibile e toccante tra Thelma e Jessie , dalla
carezza affettuosa e dall'ultimo saluto : "Buonanotte, mamma!"
SPARO…una scena veramente da brividi che fa tornare in
mente le parole di Jessie a proposito della morte: "La morte è una calma
senza problemi."
Una storia di grande profondità che porta a riflettere
sulle nostre vite e che mette in risalto il tema del suicidio. Il suicidio non
è mai una soluzione perché ogni vita umana è preziosa e sacra.