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lunedì 23 febbraio 2015

"BUONANOTTE, MAMMA"- UN INTENSO DRAMMA FAMILIARE


Il rapporto madre-figlia è uno dei legami più forti che esistono sulla terra. E’ un legame complesso, delicato, a volte morboso e viscerale, a volte conflittuale, problematico, ricco di litigi e incomprensioni.
Il rapporto madre-figlia è un tema che da sempre suscita un grande interesse in ogni parte del mondo.
Anche al Teatro Belli di Roma sotto la regia di Ciro Scalera arriva una storia scioccante e drammatica, intensa e dolorosa, tra una madre e una figlia che convivono, che si scontrano, che si affrontano, che si offendono, che si punzecchiano…che si amano.


Lo spettacolo inizia con una scena che ritrae un momento di quotidianità.  La mamma Thelma guarda la televisione seduta sul divano, mentre la figlia Jessie, una quarantenne divorziata sta cercando di trovare nell'appartamento un oggetto. Non un oggetto qualsiasi ma un mezzo che può uccidere un essere umano, che può spegnere, fermare la vita per sempre.  Una pistola. Questa tranquillità illusoria viene presto interrotta dall'annuncio sconcertante della figlia che comunica alla madre di volersi suicidare. All'inizio Thelma non prende sul serio le intenzioni suicide di Jessie ma pian piano si accorge della sua disperazione, della sua depressione e malessere, della mancanza di un  vero e sincero dialogo tra di loro. Thelma non si rassegna e cerca in tutti i modi di aiutare la figlia a superare la crisi esistenziale.
"Buonanotte, mamma", il testo con il quale Marsha Norman vinse il Premio Pulitzer nel 1984, è riuscito a toccare il cuore degli spettatori  con un’ interpretazione da togliere il fiato della pluripremiata attrice Elisabetta De Vito nei panni di Thelma. Il lavoro sul personaggio è molto carico di intensità drammatica. L’attrice si lascia andare ad esplosioni emotive e la sua recitazione è disinvolta e naturale. Al pubblico è riuscita a trasmettere l’amore, la rabbia, l’odio, la paura, la tenerezza, la fragilità e soprattutto la sua sofferenza interiore  e fisica sentita in ogni parte del corpo. Da lodare è sicuramente il movimento scenico ben coordinato che ravviva e intensifica l’interpretazione delle due attrici. Anche la cantante lirica Sarah Biacchi dimostra il suo grande talento attoriale nel ruolo difficile di Jessie e si immedesima interamente  nel dramma di una donna disoccupata che soffre fin da bambina di epilessia,  una donna triste, usata e ferita con un matrimonio fallito e con un figlio ladro.
Il rapporto madre-figlia viene rappresentato nella parte finale dall’abbraccio indescrivibile e toccante tra Thelma e Jessie , dalla carezza affettuosa e dall'ultimo saluto : "Buonanotte, mamma!"
SPARO…una scena veramente da brividi che fa tornare in mente le parole di Jessie a proposito della morte: "La morte è una calma senza problemi."
Una storia di grande profondità che porta a riflettere sulle nostre vite e che mette in risalto il tema del suicidio. Il suicidio non è mai una soluzione perché ogni vita umana è preziosa e sacra.

A cura di Susanna Rose Il Pensiero Laterale Artistico


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