Alzi la mano chi non conosce il pluripremiato
attore Roberto Herlitzka dotato di
una notevole carica di espressività. E ora alzi la mano chi non conosce il famoso
avventuriero veneziano che amò e fu amato da molte donne, Giacomo Girolamo Casanova, colui che fece del proprio nome il sinonimo
di seduttore.Volete sapere che cosa succede se un artista
maturo, padrone assoluto della sua voce e del suo corpo interpreta l’amante
premuroso e fantasioso?
Lo potete scoprire sul palcoscenico del Teatro Arcobaleno di Roma dove succede
qualcosa di magico. Il mito di Casanova rivive ma questa volta non fa la
breccia nel cuore delle donne bensì in quello degli spettatori. La prolifica
collaborazione tra la regista Nadia
Baldi e il regista e drammaturgo
Ruggero Cappuccio si rinnova e nasce l’idea di portare in scena il
personaggio settecentesco Casanova, per tutti seduttore per eccelenza,
rivelandone un altro volto, quello di un grande autore, brillante conversatore,
instancabile viaggiatore, avvocato, giornalista, filosofo...che nella notte tra
il tre e il quattro giugno del 1798 sente l’avvicinarsi della morte e inizia
a vivere nei ricordi raccontando la sua storia, tra mito e realtà. Tutta la
vita di un uomo è rinchiusa simbolicamente in una valigetta bianca posta al
centro del palco. Quando si apre il sipario, è
impossibile non rimanere meravigliati dalla scenografia accurata nei minimi
dettagli, dall’utilizzo dello spazio scenico fino alla gestione delle luci.
Rosso, verde, bianco, viola, arancio sono i colori della luce che cambiano
durante lo spettacolo creando
l’atmosfera giusta per la festa organizzata nell’esilio dell’inguaribile
amatore, nel castello di Dux, in Boemia. Eccezionale Roberto Herlitzka nei panni di Casanova
conferma la sua professionalità e l’ appassionata dedizione al suo personaggio,
il quale deve fare i conti con il proprio passato. Chi sarà presente alla sua
ultima festa, al suo ultimo ballo, al suo ultimo respiro?
Giacomo Casanova, gentiluomo
veneziano, fu circondato per tutta la vita dalle donne e così anche l’attore sul
palcoscenico viene circondato da cinque signore che ricordano le ballerine del
carillon. Marina Sorrenti (la Straniera),
Franca Abategiovanni, Carmen Barbieri, Giulia Odori e Rossella Pugliese mostrano
allo spettatore l’intensità, la concentrazione e la disciplina corporea attraverso
i movimenti ben coordinati. Si sa che l’impatto visivo gioca un ruolo
importante e noi possiamo confermare che l’impatto visivo in Casanova è
veramente notevole grazie ai costumi, al trucco e alle acconciature che
richiamano il periodo del Settecento.
Interessante è il lavoro
degli attori con gli oggetti di scena ma soprattutto il lavoro degli attori sulle
tonalità vocali. Quando Roberto Herlitzka pronuncia nella scena finale la frase - "Ho
visto la carezza di mia madre…" - dietro questa frase c’è un mondo, un
mondo di amore e di rispetto, un mondo di dolcezza. "Il casanova
torinese" ieri sera ha sedotto la platea con la sua interpretazione
favolosa e noi non siamo riusciti a resistere alla sua arte della seduzione. Vi consiglio vivamente di
lasciarvi sedurre da questo spettacolo emozionante che è in scena ancora al
Teatro Arcobaleno di Roma fino all’8 febbraio 2015.
Susanna Rose per Il Pensiero Laterale Artistico
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